Le pensioni d’oro di quei 17mila sindacalisti

[pullquote]Ma quanti sono i rappresentanti sindacali che oggi usufruiscono di questo trattamento? Secondo alcuni dati forniti dal ministero del Lavoro sarebbero più di 17mila[/pullquote]

Le pensioni d’oro di quei 17mila sindacalisti

L’Inps non riesce a capire quanto costeranno. Tutto è cominciato con un decreto legislativo del 1996: la pensione andrebbe calcolata secondo l’ultimo mese di stipendio. Ecco come sono nate le pensione d’oro dei dirigenti sindacali

Tutto è cominciato nel lontano 1996: il decreto legislativo 564 scritto da Tiziano Treu, ex commissario dell’Inps, ha modificato il modo di calcolare le pensioni integrative dei rappresentanti sindacali, che da allora vengono calcolate sull’ultimo mese di stipendio.

Qui l’articolo

 

Pensioni d’oro senza limiti, tagliate le altre dal 2015

Pensioni d’oro senza limiti, tagliate le altre dal 2015

Pensioni svalutate dall’andamento dell’economia, ma non le pensioni d’oro salvaguardate dalla Riforma Fornero.

Segno negativo per il PIL (-0,3%) quest’anno e l’effetto si sentirà anche sugli assegni delle pensioni, che verranno tagliati in maniera consistente. È il risultato dell’applicazione del metodo contributivo e della rivalutazione dei montanti adottati con la Riforma delle Pensioni Fornero (Legge 214/2011) con la quale dal 2011 si è detto definitivamente addio al metodo retributivo. A questa situazione fa da contraltare quella delle pensioni d’oro, salvaguardate da una misteriosa sparizione del comma che stabiliva un tetto massimo per l’assegno rispetto al valore dell’ultimo stipendio.

=> Calcolo Pensione con Sistema Contributivo

Pensioni svalutate

Il metodo contributivo lega l’ammontare della pensione al totale di contributi versati durante la vita lavorativa, in più l’assegno pensionistico si calcola sulla base del tasso di capitalizzazione. La rivalutazione dei montanti contributivi viene calcolata alla fine dell’anno in rapporto al Prodotto Interno Lordo (PIL) valutato sulla base dei dati ISTAT degli ultimi cinque anni. Per arrivare all’importo definitivo della pensione, il tutto deve poi essere moltiplicato per il coefficiente di trasformazione, che dipende invece dalle aspettative di vita.

…continua…

(Immagine: www.sulpanaro.net)

Pensioni d’oro senza limiti, tagliate le altre dal 2015

Pensioni d’oro senza limiti, tagliate le altre dal 2015

Pensioni svalutate dall'andamento dell'economia, ma non le pensioni d'oro salvaguardate dalla Riforma Fornero.

Segno negativo per il PIL (-0,3%) quest’anno e l’effetto si sentirà anche sugli assegni delle pensioni, che verranno tagliati in maniera consistente. È il risultato dell’applicazione del metodo contributivo e della rivalutazione dei montanti adottati con la Riforma delle Pensioni Fornero (Legge 214/2011) con la quale dal 2011 si è detto definitivamente addio al metodo retributivo. A questa situazione fa da contraltare quella delle pensioni d’oro, salvaguardate da una misteriosa sparizione del comma che stabiliva un tetto massimo per l’assegno rispetto al valore dell’ultimo stipendio.

=> Calcolo Pensione con Sistema Contributivo

Pensioni svalutate

Il metodo contributivo lega l’ammontare della pensione al totale di contributi versati durante la vita lavorativa, in più l’assegno pensionistico si calcola sulla base del tasso di capitalizzazione. La rivalutazione dei montanti contributivi viene calcolata alla fine dell’anno in rapporto al Prodotto Interno Lordo (PIL) valutato sulla base dei dati ISTAT degli ultimi cinque anni. Per arrivare all’importo definitivo della pensione, il tutto deve poi essere moltiplicato per il coefficiente di trasformazione, che dipende invece dalle aspettative di vita.

…continua…

Pensioni d’oro, Meloni (Fdi): O Poletti è in malafede o non sa di cosa parla (IlVelino.it)

“Due sono le cose: o il ministro Poletti è in malafede oppure non conosce la materia della quale sta parlando”

…o entrambe le cose…

Pensioni d’oro, Meloni (Fdi): O Poletti è in malafede o non sa di cosa parla (IlVelino.it)

(Immagine: www.gonews.it)

Pensioni d’oro, Meloni (Fdi): O Poletti è in malafede o non sa di cosa parla (IlVelino.it)

Pensioni d’oro, Meloni (Fdi): O Poletti è in malafede o non sa di cosa parla

Pensioni d’oro, Meloni (Fdi): O Poletti è in malafede o non sa di cosa parla

“Due sono le cose: o il ministro Poletti è in malafede oppure non conosce la materia della quale sta parlando. Il tema delle pensioni d'oro, infatti, è stato lungamente dibattuto alla Camera dei deputati grazie alla proposta di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale di revocarle, assieme ai vitalizi, e di procedere al ricalcolo col metodo contributivo della parte eccedente 10 volte la pensione minima. La proposta però è stata bocciata e insabbiata in Parlamento dalla quasi totalità dei partiti politici, con il Pd di Renzi in testa”. È quanto dichiara il presidente di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale, Giorgia Meloni. “Proprio a partire dallo scandalo delle pensioni d'oro, questa maggioranza ha dimostrato di non aver alcuna intenzione di toccare i privilegi esistenti, facendo pagare tutto il costo della crisi alla povera gente. Le parole di Poletti e il dibattito che hanno scatenato sono solamente un'ennesima pagliacciata. Anche perchè stando alla proposta del ministro nella migliore delle ipotesi si arriverebbe a un contributo di solidarietà di bassa entità che andrebbe a colpire indifferentemente chi un'elevata pensione l'ha meritata pagando i contributi e chi invece la percepisce in virtù delle leggi truffaldine della prima repubblica. Se Poletti vuole veramente fare un'azione concreta e non la solita demagogia riprenda la proposta di FdI-An e la faccia propria”.

85mila esuberi nella P.A.

Blocco pensioni d'oro e assunzioni in Spending Review

Il ministro Madia blocca il cumulo tra reddito e pensioni d'oro, con proposte anche nel privato: Governo sensibile al tema ma senza nuovi prelievi, mentre in Spending Review spuntano 85mila esuberi nella PA in odore di prepensionamento.

Nella spending review di Renzi colpite anche le pensioni sopra i 2mila Euro.

Altro che pensioni d’oro!! Qui  si spara nel mucchio e come al solito si colpiscono sempre i soliti. Anche Mr. Renzi, che a parole vuole la salvaguardia dei lavoratori dipendenti, in pratica mira, come i suoi predecessori, a far sparire il ceto medio.

Nella spending review di Renzi colpite anche le pensioni sopra i 2mila Euro.

(Immagine: weheartit.com)

Nella spending review di Renzi colpite anche le pensioni sopra i 2mila Euro.

Altro che pensioni d'oro!! Qui  si spara nel mucchio e come al solito si colpiscono sempre i soliti. Anche Mr. Renzi, che a parole vuole la salvaguardia dei lavoratori dipendenti, in pratica mira, come i suoi predecessori, a far sparire il ceto medio.

Nella Spending Review un prelievo sulle pensioni

Ipotesi di contributo straordinario sulle pensioni sopra i 2mila euro nel Piano di Spending Review di Cottarelli: risparmiare fino a 36 miliardi nel 2016.

Spunta un nuovo prelievo sulle pensioni dal piano del commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, consegnato al Comitato interministeriale ed esposto in audizione in commissione Bilancio al Senato: un Piano che nel 2014 assicurerà da 3 a 5 miliardi. Nel 2015 dovrebbe fruttare 18 miliardi di euro e 36 nel 2016. Il tutto attraverso 33 azioni, che Cottarelli divide in due macrogruppi: immediati (2014) o strutturali (effetti in tre anni).

=>Spending Review: il Piano Cottarelli

Prelievo pensioni comuni

Fra le misure di spending review prese in considerazione c’è anche un contributo straordinario sulle pensioni destinato a colpire il 15% degli assegni più alti: non gli assegni d’oro ma trattamenti sopra i 2mila euro al mese. Il gettito, sarebbe impiegato alla defiscalizzazione degli oneri per le nuove assunzioni….... continua …