In pensione con 41 anni di contribuzione per quei lavoratori che saranno riconosciuti in condizione di fragilità

Pensioni, chi può andar via prima: tutte le patologie per lasciare tutto

Si apre oggi il tavolo tra il ministero del Lavoro e i sindacati. Sotto i riflettori, le modalità di pensioni anticipate. Ecco tutte le possibilità di riforma del sistema

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Alcuni analisti sostengono che un ricorso al Meccanismo Europeo di Stabilità possa portare a una netta sforbiciata agli assegni dei pensionati italiani.

Il MES fa paura. Nonostante le rassicurazioni del Premier Conte, infatti, molti italiani temono che alla fine il nostro Paese sarà costretto a far ricorso al fondo salvastati dell’Unione Europea, aprendo così le porte alla famigerata Troika. La preoccupazione è che ciò comporterà tagli allo stato sociale (sanità inclusa), riforma del mercato del lavoro e riforma del sistema pensionistico.

Articolo di Qui Fianza:

Pensioni a rischio, il Mes porterà dei tagli?

Pensioni: addio quota 100, in arrivo quota 102?

Per le pensioni si guarda al futuro e si pensa a una “quota 102“. L’obiettivo del governo sarebbe una modifica dei requisiti par andare in pensione, che comporterebbe un risparmio di 6,3 miliardi. Come avevamo detto, i tecnici sono già al lavoro (vedi anche Pensioni: cosa può cambiare per quota 100) per gestire l’uscita da “quota 100” in tempo utile, prima cioè della fine della fase di sperimentazione.

Proposta di legge Lega – M5S sul taglio pensioni d’oro sopra i 90mila euro lordi annui (4500 euro netti al mese)

(…) Tecnicamente, il calcolo viene effettuato nel seguente modo: la quota retributiva della pensione viene ridotta in base al rapporto fra il coefficiente di trasformazione applicato al momento del pensionamento e quello relativo alla pensione di vecchiaia (in base a una tabella contenuta nel progetto di legge che di fatto depura il calcolo dagli aumenti delle aspettative di vita, che non devono penalizzare i pensionati che si sono ritirati prima dei relativi scatti).

Il coefficiente di trasformazione non può mai essere inferiore a 57 anni. In pratica, applicando questo calcolo, si ottengono decurtazioni che possono arrivare fino al 20% della pensione. (…)

(…) In termini semplici, se la proposta passerà, dal 2019 le pensioni potranno superare i 90mila euro lordi annui solo se calcolate interamente con il contributivo, ossia se sono i contributi effettivamente versati a determinare l’intera pensione. (…)

Qui l’intero articolo di PMI.IT

Legge di Bilancio: quota 100 senza paletti e reddito cittadinanza

(…) La priorità resta la Riforma Pensioni, con il superamento della legge Fornero. Cominciando con il principale cavallo di battaglia, ossia la quota 100. In particolare, il ministro Salvini parla di:

«quota 100 integrale, senza paletti».

Dunque, non soltanto sembra che le ipotesi di ridurre la platea (per non pesare eccessivamente sui conti pubblici) sia stata accantonata ma che anche il requisito anagrafico minimo dei 64 anni di età potrebbe saltare.

In pratica, potrebbero andare in pensione tutti coloro che, sommando età anagrafica e contributi versati, raggiungono appunto la quota 100. Costo della misura da inserire nella Legge di Bilancio (secondo le stime del Governo): 6-8 miliardi. (…)

Qui l’articolo

Addio alla Fornero: ecco la nuova riforma delle pensioni

Il Governo giallo verde annuncia la riforma graduale delle pensioni con l’introduzione della quota 41, quota 100 e opzione donna. Guida alle principali novità in arrivo

di Annamaria Villafrate – Il nuovo Governo sta già elaborando le prime misure per riformare la materia delle pensioni. La promessa di abolire la legge Fornero è tra le finalità di questo esecutivo, anche se dal punto di vista pratico il passaggio al nuovo regime sarà graduale. Le novità più importanti? La quota 100 che permette di andare in pensione se la somma dell’età del lavoratore e degli anni di contributi versati è pari a 100, la quota 41 che tiene conto solo degli anni contributivi, la proroga di opzione donna che anticipa i tempi della pensione delle lavoratrici e infine la nona salvaguardia che conserva le regole dell’ottava per determinate categorie di lavoratori.

Fonte Studiocataldi.it

Pensioni, Riscatto più facile per il prepensionamento dei bancari

Le aziende del credito ordinario e cooperativo potranno coprire gli oneri del riscatto o della ricongiunzione, previo consenso dei diretti interessati, per prepensionare la forza lavoro coinvolta in piani di esubero.

Ok al pagamento degli oneri di riscatto o della ricongiunzione dei periodi assicurativi da parte dei datori di lavoro del credito ordinario e del credito cooperativo per agevolare il prepensionamento dei lavoratori bancari coinvolti in piani di esubero. Lo precisa l’Inps nella Circolare numero 188/2017 pubblicata il 22 Dicembre scorso dall’Istituto di Previdenza in attuazione di quanto previsto dal legislatore con la scorsa legge di bilancio….