Crac Divania, “gravi violazioni sui derivati”. Unicredit condannata a pagare oltre 12 milioni di euro

(…) Secondo il Tribunale civile, le operazioni in derivati “non erano assolutamente coerenti con il profilo di rischio della società Divania” e, anzi, “assolutamente inappropriate“. Il giudice ritiene infatti che l’imprenditore abbia effettuato “investimenti in maniera inconsapevole, senza conoscere adeguatamente natura e tipologia degli strumenti finanziari sottoscritti”. (…)

L’articolo de Il Fatto quotidiano qui

Divania, UniCredit condannata a pagare 12 mln a curatela fallimentare società

Se la sentenza verrà confermata anche in appello, Unicredit dovrà dichiarare qualche altro esubero tra i lavoratori per rientrare dai costi…

Divania, UniCredit condannata a pagare 12 mln a curatela fallimentare società

Il giudice monocratico del Tribunale civile di Bari ha condannato UniCredit a pagare oltre 12 milioni di euro a favore della curatela fallimentare di Divania, in una delle cause civili intentate dalla società barese nei confronti della banca per il suo fallimento del 2006.

..continua…

SUPERCAZZOLA FINANZIARIA: Comune di Ortona vince anche in appello contro UniCredit

SUPERCAZZOLA FINANZIARIA

Contratti Swap, Comune Ortona vince in appello contro Unicredit

Per i giudici banca tenuta alla trasparenza

ORTONA. La Corte di Appello Civile di Milano conferma la radicale nullità dei contratti swap fatti firmare al comune di Ortona.

L’amministrazione aveva chiesto l’accertamento della nullità di tre contratti firmati con Unicredit nel 2006 e i giudici lombardi hanno dichiarato nulli i contratti e condannato la banca alla restituzione delle rate già versate dall’ente in quanto sono stati rilevati costi occulti. Si tratta di 30 mila euro oltre agli interessi a partire dal 2008.

button

Crack Divania, UniCredit all’angolo (Ilgiornaleditalia.org)

Crack Divania, UniCredit all’angolo

Derivati, la procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per 16 dirigenti e manager

L’ad Ghizzoni e il suo predecessore Profumo, ora alla guida di banca rossa, rischiano grosso – Per i pm il gruppo spinse l’azienda a sottoscrivere 203 contratti rischiosi, ‘corrompendo anche 2 periti’ 

Da Mps a UniCredit, un altro grande scandalo sui derivati – quei prodotti finanziari ad alto rischio che hanno dissestato i bilanci di migliaia di aziende private ed enti pubblici  – sta per essere servito. Un’inchiesta enorme, che ha fatto poco rumore. Ma che adesso ha riacceso la miccia ed è pronta ad esplodere. E a provocare un autentico terremoto.

Crac Divania, con l’accusa di bancarotta fraudolenta la procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per 16 dirigenti e manager (o ex) del primo gruppo italiano, tra cui l’amministratore delegato Federico Ghizzoni e il suo predecessore Alessandro Profumo, ora alla guida della banca rossa Mps. Con l’udienza preliminare che non è ancora stata fissata dal Gup, che dovrà decidere sulle richieste del pubblico ministero.

Uno scandalo – o presunto tale – che avrebbe causato il fallimento di una industria che prima di chiudere i battenti dava lavoro a oltre 400 persone e vendeva praticamente in tutto il mondo i suoi divani fabbricati in Puglia.

…continua…

Divania: il gip deciderà entro il 20 giugno (ilcittadinoonline)

Divania: il gip deciderà entro il 20 giugno

Profumo, Ghizzoni ed altri 20 dirigenti Unicredit a rischio rinvio a giudizio

BARI. Nell’udienza odierna svoltasi al Tribunale di Bari (con  Adusbef parte civile) contro Alessandro Profumo, Federico Ghizzoni ed altri 16 dirigenti di Unicredit accusati di bancarotta per aver provocato il fallimento della società barese Divania per la sottoscrizione di derivati tossici, che produsse consistenti perdite  e nel 2011, portarono la stessa Divania, florida società che dava lavoro ad oltre 400 dipendenti al fallimento, il Gip Sergio Di Paola comunicherà le sue decisioni nella prossima udienza fissata per il 20 giugno 2014. ….continua…

Divania: Su derivati Unicredit ha mentito a ufficio fallimentare

Unicredit, tribunale Bari accusa: “Su derivati ha mentito a ufficio fallimentare”

La banca ha chiesto di essere ammessa al passivo della Divania dichiarando che i 12 milioni prestati all'azienda non erano riconducibili a operazioni su derivati. Era falso. La procura potrebbe aprire un nuovo fascicolo oltre a quello che vede tra gli indagati l'ex presidente Alessandro Profumo e l'attuale ad Federico Ghizzoni

Leggi qui l'articolo:

Nuova condanna per Unicredit. E nuova denuncia per usura.

Quanta bella gente…il meglio della finanza ed imprenditoria italiana…

E poi scopri che Unicredit viene descritta come una società a delinquere…altra condanna in sede civile per oltre due milioni di euro, mentre in sede penale l’ex imprenditore Rino Mignano ha presentato denuncia contro i vertici di Unicredit per usura su derivati e conti correnti. Ed è la seconda denuncia per usura!

L’articolo: Derivati, firme false e dichiarazioni “estorte”, la sentenza Eurobox che condanna Unicredit

Nuova condanna per Unicredit. E nuova denuncia per usura.

Sembra quasi che Unicredit sia una società a delinquere…condanna in sede civile per oltre due milioni di euro. In sede penale l’ex imprenditore Rino Mignano ha presentato denuncia contro i vertici di Unicredit per usura su derivati e conti correnti.

Derivati, firme false e dichiarazioni “estorte”, la sentenza Eurobox che condanna Unicredit

Il verdetto di primo grado del Tribunale civile di Salerno non è bastato a salvare l'azienda di imballaggi dal fallimento, ma ha fatto un po' di luce sul rapporto tra banche, imprese e finanza tossica. Anche se i quasi 2 milioni di euro oltre agli interessi e alle spese legali che l'istituto milanese è stato condannato a restituire, difficilmente ridaranno un lavoro alla quarantina di ex dipendenti della famiglia Mignano

L'articolo: Derivati, firme false e dichiarazioni “estorte”, la sentenza Eurobox che condanna Unicredit

 

 

La stampa sul crac Divania

(…) Nell’atto d’accusa il pm Isabella Ginefra scrive di aver ricostruito l’intera catena di produzione dei derivati, dalle sedi centrali alle direzioni regionali. Al livello più alto, sempre secondo l’accusa, era personalmente Profumo a «elaborare, dirigere e coordinare le strategie di commercializzazione dei derivati alle aziende».

Ghizzoni invece è sotto indagine per la scelta finale di negare la restituzione a Divania dei profitti incamerati da Unicredit: a provare che ne era informato, è anche una dettagliatissima raccomandata (con ricevuta di ritorno) inviatagli il 5 aprile 2011 da Francesco Saverio Parisi, il titolare di Divania. (…)

La stampa sul crac Divania

(Immagine: politica.ultimoranotizie.it)