Fu il responso delle urne del 4 marzo 2018 a salvare #UniCredit ed evitare il matrimonio con Sogen

Se avesse vinto il PD oggi Unicredit sarebbe l’ennesima colonia francese…Mustier aveva già ceduto Pioneer a  Crédit Agricole sotto le bandiere di Amundi…

 

Il disegno di Mustier si sarebbe probabilmente completato nel 2018 con il matrimonio con Société Générale, il colosso francese del credito che avrebbe consentito al manager transalpino di Unicredit di realizzare davvero la prima grande banca paneuropea, che sarebbe risultata forte in tutti e tre i grandi Paesi dell’Unione, visto che già il gruppo ha una massiccia presenza sul territorio tedesco. Il disegno si è schiantato sul voto politico italiano di un anno fa e sulla nuova ondata sovranista e anti-europeista che in quel voto hanno avuto manifestazione e cittadinanza, sdoganando sentimenti simili anche in altri Paesi, come testimoniano ogni settimana le manifestazioni parigine dei gilet gialli.

Unicredit, Mustier prepara la nuova squadra: meno poltrone, più sviluppo

Fabrizio Palenzona e le lotte di potere in Unicredit in un articolo de IlFattoquotidiano

Unicredit fa passi avanti sulla scacchiera della governance e a farne le spese questa volta è l’alfiere nero di Fabrizio Palenzona: Massimiliano Fossati.

(…) Intanto, i suoi ex-uomini in Unicredit sono cascati tutti più o meno in piedi: Fiorentino è stato da poco nominato amministratore delegato di Carige, Mingrone è approdato in qualità di direttore finanziario all’Istituto centrale delle banche popolari (Icbpi), dove Federico Ghizzoni siede in consiglio d’amministrazione, e Cataldo è stato messo alla presidenza di i-Faber (controllata all’88% da Unicredit). Per il valente Fossati ci si chiede quale poltrona lo aspetti. Fortunatamente non quella della Sga, la società del Tesoro che dovrà gestire il recupero delle sofferenze di Veneto Banca e Popolare Vicenza alla cui guida è stata da poco chiamata Marina Natale.

Unicredit, le ultime mosse della partita a scacchi tra la nuova gestione e il passato targato Palenzona

UniCredit: habemus PAPAm

Unicredit cambia tutto
Fiorentino lascia il gruppo
Papa direttore generale

 

(…) «Con la nuova organizzazione manageriale – spiega Unicredit – , il vice direttore generale e coo, Paolo Fiorentino, lascerà il gruppo così come l’attuale direttore finanziario, Bernardo Mingrone», mentre l’attuale responsabile del mercato italiano, Gabriele Piccini, sarà dirottato a un altro incarico all’interno del gruppo. (…)

Qui l’articolo

UniCredit: nominato il nuovo Responsabile della Divisione Central & Eastern Europe (CEE) – (LaStampa)

UniCredit: nominato il nuovo Responsabile della Divisione Central & Eastern Europe (CEE)

FTA Online News

Nel corso della riunione odierna, il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha nominato, con decorrenza 16 febbraio 2015, il signor Carlo Vivaldi quale nuovo responsabile della Divisione Central & Eastern Europe (CEE). In tale funzione, il signor Vivaldi succederà al signor Gianni Franco Papa, già designato lo scorso agosto quale Vice Direttore Generale di Gruppo e Responsabile della Divisione Corporate & Investment Banking (CIB).

In considerazione della nomina decisa oggi dal Consiglio di UniCredit, il Supervisory Board di Bank Austria sarà chiamato ad approvare la nomina del signor Vivaldi anche nel Management Board di tale banca.

Il signor Vivaldi, 48 anni, è nato a Treviso. Laureato in Economia e Commercio presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, ha iniziato la sua carriera nel Gruppo UniCredit nel 1991 come cassiere in Cassamarca. Nel 2000 è diventato responsabile Pianificazione e Controllo della Divisione New Europe, contribuendo allo sviluppo dell'attività di UniCredit nella regione CEE. Ha quindi coperto il ruolo di CFO, prima in Yapi Kredi e poi in UniCredit Bank Austria. Dal gennaio 2011 è Deputy CEO di Yapi Kredi.

A seguito della decisione del Consiglio, il signor Federico Ghizzoni ha commentato: 'La nomina oggi deliberata dal Consiglio è coerente con gli esiti dell' Executive Development Plan (EDP) e del relativo piano di successione, e testimonia ulteriormente la nostra capacità di valorizzare i talenti interni, cresciuti nel Gruppo anche attraverso esperienze internazionali, sostenendo la crescita di una forte linea di top management'.

Inoltre, il signor Gianni Franco Papa ha dichiarato: 'Sono sicuro che Carlo Vivaldi, che ho avuto modo di conoscere personalmente ed apprezzare in questi anni, è la persona migliore per portare avanti il processo di sviluppo e consolidamento in una regione a forte valenza strategica per il nostro Gruppo'.

 Fonte

Unicredit si prende l’ennesima scoppola economica in Est Europa

E io pago!

E ringraziate ancora una volta il nostro illuminato management!

…c’è chi un giorno invece ha sofferto
e allora ha detto “io parto
ma dove vado se parto
sempre ammesso che parto”.
Ciao!

(Cochi e Renato – La vita, la vita)

UniCredit “tradito” ancora una volta dall’Est Europa

(Immagine: www.mirorenzaglia.org)

UniCredit mantiene la leadership nei Paesi CEE e riconferma il suo impegno nella regione

Tratto dal comunicato stampa Unicredit del 14 Gennaio

UniCredit mantiene la leadership nei Paesi CEE e riconferma il suo impegno nella regione

"L'importanza dell'Europa centro-orientale è indiscutibile, sia in termini di crescita economica che di redditività del settore", ha concluso Gianni Franco Papa, Responsabile della divisione CEE di UniCredit. "Per questo motivo è mia ferma intenzione riconfermare l'impegno di UniCredit nella regione". La diversificazione a livello geografico ha dimostrato di essere uno strumento utile per gestire al meglio le oscillazioni del ciclo economico, ma in questa fase si rende necessaria una parziale trasformazione del modello di business delle banche al fine di garantirne la redditività.  UniCredit ha già predisposto numerosi progetti finalizzati a dare nuovi orientamenti alle sue attività bancarie nei paesi CEE, quali ad esempio il passaggio a UniCredit dei clienti retail di AXA Bank in Repubblica Ceca o l'acquisto di ulteriori asset, sempre nel ramo retail, da UBS in Romania. Queste iniziative dimostrano che il Gruppo ha forti capacità di esecuzione ed è perfettamente in grado di realizzare i piani strategici annunciati.

Qui per leggere l'intero comunicato stampa: Studio 2014 sul settore bancario CEE

Qui per scaricarelo Studio 2014 sul settore bancario CEE  Downloads 139Kb

Qui per leggere l'articolo di Milano Finanza sull'argomento: Unicredit conferma forte impegno in Europa centro-orientale

Putin lascerà fallie Kiev?

Le banche russe sono le più esposte in Ucraina, avendo una quota di mercato del 12% e perdite potenziali per 20-30 miliardi di dollari. Ma Putin non vuole intervenire a sostegno di Kiev, senza adeguate garanzie politiche. Ed Unicredit conferma di non voler lasciare l'Ucraina.

Banche russe le più esposte alla bancarotta dell’Ucraina

 

Il governo ucraino resta in sella, Unicredit non lascia il Paese

Milano Finanza – ‎03/dic/2013‎
Unicredit non è preoccupata per gli stress test in Slovenia né per le proteste in Ucraina. Tanto che non uscirà dal Paese. Tuttavia la banca di Piazza Cordusio potrebbe essere costretta a rivedere la propria attività in Ungheria se il governo imporrà altre tasse 

Unicredit in Ucraina: io parto ma dove vado se parto sempre ammesso che parto…

…c'è chi un giorno invece ha sofferto
e allora ha detto "io parto
ma dove vado se parto
sempre ammesso che parto".
Ciao!

(Cochi e Renato – La vita, la vita)

 

Solo due mesi fa Francesco Ghizzoni dichiarava alla stampa "più Polonia e meno Ucraina". Ora Franco Papa (responsabile Unicredit per il centro ed est Europa)  fa una bella inversione ad U ed avverte che:

– Unicredit non uscirà dall'Ucraina a causa degli ultimi disordini, e sopratutto perchè il business nel paese sta andando meglio della concorrenza,

– sta rivedendo la sua posizione in Ungheria se il governo imporrà altre tasse sulle banche,

– di non essere preoccupato  per gli stress test in Slovenia.

UniCredit non uscirà da Ucraina per ondata di proteste – Papa

Unicredit, l’Ungheria non preoccupa più di tanto Bank Austria.

<a href="/quotazioni/quotazioni.asp?step=1&action=ricerca&codiceStrumento=u2ae&titolo=UNICREDIT">Unicredit</a>, l'Ungheria non preoccupa più di tanto Bank Austria

Bank Austria, controllata di Unicredit, sarà immune dalle turbolenze in Turchia e in Slovenia in quanto gli investitori sono già fuggiti dagli asset ad alto rendimento in vista del tapering della Fed. Non ha dubbi Gianni Franco Papa, responsabile del business del centro-est Europa, il quale ha anche sottolineato che il business in Turchia sta andando bene. “Finora bene. Non vediamo nessun impatto particolare sui nostri conti”, ha detto.

La Banca centrale della Slovenia ha detto il mese scorso che gli stress test dovrebbero essere ampliati per includere 10 istituti di credito, tra cui Unicredit, e i risultati dovrebbero essere pubblicati entro la fine dell’anno. “Nel complesso, non ci aspettiamo che l’esito della revisione della qualità del credito abbia un impatto per noi”, ha previsto il chief risk officer, Juergen Kullnigg. Bank Austria detiene alcune obbligazioni bancarie slovene ma anche garanzie statali.… continua a leggere…

UniCredit resta in Ucraina

Gianni_Franco_PapaVIENNA, 15 gennaio (Reuters) – Il gruppo UniCredit non intende uscire dall’Ucraina. Lo ha detto Gianni Franco Papa, responsabile dell’istituto per il centro ed est Europa smentendo le ipotesi sull’uscita dal paese.

“Siamo in Ucraina e vogliamo rimanerci”, ha detto Papa a margine del convegno Euromoney.

Secondo il manager inoltre l’alleggerimento dei criteri di liquidità per le banche previsti dalle nuove regole di Basilea 3 potrà aiutare l’attività di prestito. (Continua…)