Usura: Banca d’Italia connivente con le banche?

Le circolari di Bankitalia indicavano di non considerare la commissione di massimo scoperto nel computo del superamento o meno della soglia del tasso d’usura. La Corte di Cassazione ha definito illegitto questo approccio:

La Corte di Cassazione interpretando correttamente la legge 108/96 aveva riaffermato che indipendentemente da quanto stabilito dai banchieri e dalle norme amministrative di Bankitalia, il codice penale, ai sensi del quarto comma dell’art. 644 c.p. impone di considerare rilevanti ai fini della fattispecie di usura, tutti gli oneri che un utente sopporti in connessione con il suo uso del credito, e tra di essi rientra indubbiamente la commissione di massimo scoperto

Ma non solo: … continua …

Banche: Parlamento Ue, i membri del consiglio dovranno essere responsabili degli errori

Carina l’idea, bisognerà poi vedere come verrà attuata…

(Via finanzaonline.com/)

Finanzaonline.com – 3.7.13/15:48

I membri del consiglio di una banca europea dovranno essere responsabili degli errori e delle attività commerciali più rischiose, che devono comunque essere separate da quelle di prestito. Questa in sintesi la risoluzione approvata oggi dal Parlamento europeo in tema di revisione del sistema bancario europeo. Accanto a questo provvedimento, il Parlamento ha approvato anche il provvedimento secondo cui i piccoli investitori devono essere protetti dai fondi di investimento che si assumono rischi eccessivi o non necessari. Il progetto di legge prevede che saranno i fund manager a essere responsabili di una cattiva gestione dei fondi di investimento.

Unicredit vuol fare shopping in Polonia.

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Unicredit: Ghizzoni accende l´M&A in Polonia, Pekao guarda le
Finanzaonline.com
Federico Ghizzoni accende l´M&A in Polonia, dove Unicredit controlla Bank Pekao con una quota del 51% e non intende scendere sotto questo livello. L´amministratore delegato di piazza Cordusio, parlando con i giornalisti a Varsavia e ripreso dalle
UniCredit, attenta a valutare opportunità acquisizioni in Polonia-AD
Reuters Italia
VARSAVIA, 3 luglio (Reuters) – Pekao, controllata polacca di UniCredit, sarà attenta a valutare le opportunità di acquisizioni di banche locali per crescere nel paese. Lo ha detto l’AD di UniCredit, Federico Ghizzoni, liberando così il campo dai timori

Ho visto un Re

unicredit_manifesto_strappatoFonte: SEGRETERIA NAZIONALE CUB-SALLCA

A LAVORATORI GRUPPO UNICREDIT
Un bilancio dell’ultimo anno, vissuto dai lavoratori di Unicredit in bilico tra sprofondamento e resurrezione. Gli effetti del contratto nazionale 2012, la vicenda del VAP e dello sciopero per farselo pagare, le pressioni sulla rete commerciale e i reiterati tentativi di esternalizzare a rate diversi pezzi dei back office, la crisi conclamata in sede contrattuale e l’esaltazione dei risultati positivi davanti ad analisti e azionisti.

Due pesi e due misure: intanto corrono gli emolumenti ed i premi per un Top Management che preferisce lasciare agli altri il peso dei sacrifici e non perde il vizio di auto-valorizzarsi.
Il più pagato banchiere 2012: Kallol Karl Guha, ex-chief risk officer Unicredit, fino al 31 luglio 2012 (4,18 milioni di euro).

Buona lettura : HO VISTO UN RE

Meloni: Staffetta generazionale? No emergenza, sì strategia

logo_frat«Il rapporto Ilo sul mondo del lavoro in Italia ribadisce quello che Fratelli d’Italia ha sempre sostenuto: la crescita economica è la condizione necessaria per ridurre la disoccupazione, perché se l’economia continua a precipitare non c’è nessuna riforma del mercato del lavoro che possa tutelare l’occupazione. E una misura come la ‘staffetta generazionale’, pur condivisibile in linea di principio, da sola rischia di essere un altro provvedimento di emergenza incapace di risolvere nel lungo periodo i problemi delle giovani generazioni e dell’Italia. L’Italia non ha bisogno di misure occasionali ma di una concreta strategia per l’occupazione. Siamo ancora in attesa che il governo Letta ci illustri una credibile politica di crescita economica e una riforma del lavoro che corregga le più vistose storture della legge Fornero».

(Via fratelli-italia.it)

Unicredit – proseguono le esternalizzazioni ! Coinvolti 309 lavoratori, toccate maggiormente le piazze di Verona(117), Milano (88) e Roma (68)

Inviata la lettera per il trasferimento del ramo d’azienda c.d.
“ICT Infrastructure Management”

E’ stata inviata alle organizzazioni sindacali la lettera per l’avvio della procedura legata al “trasferimento del ramo d’azienda relativo all’attività di “ICT Infrastructure Management” di UBIS, ad una Newco costituita tra IBM ed UBIS.
Anche in questo caso con una partecipazione di minoranza da parte dell’azienda del gruppo Unicredit.
L’operazione si inserisce nell’ambito del cosiddetto progetto Newton, che prevede l’uscita di circa 2.000 lavoratori del gruppo verso nuove società, di cui 800 in Italia.
Sono notizie di questi giorni lo sciopero dei lavoratori di ES SSC, per contrastare delle politiche aziendali che non sono in linea con le aspettative create intorno al progetto di costituzione di quella Newco, e la sottoscrizione dell’accordo relativo al passaggio di altri lavoratori dei Poli di Roma e di Trieste ad una nuova Newco, denominata ABAS…..continua accedendo a ilgattorandagio.org

Il fenomeno delle esternalizzazioni in Italia.

Il fenomeno delle esternalizzazioni in Italia : indagine sull’impatto dell’outsourcing sull’organizzazione aziendale, sulle relazioni industriali e sulle condizioni di tutela dei lavoratori

L’indagine sull’outsourcing in Italia rafforza l’ipotesi che alcuni tra i più rilevanti cambiamenti del mercato del lavoro transitino ormai anche attraverso la rivisitazione dei modelli di organizzazione del lavoro. Le esternalizzazioni vengono, infatti, adottate da un numero sempre crescente di aziende per cedere parte delle proprie attività produttive, amministrative o logistiche o per acquisire dall’esterno processi e funzioni. Tali processi, che incidono anche sulle condizioni di lavoro dei dipendenti e sugli esiti di carriera ed occupazionali, sono oggetto di costante attenzione in sede di contrattazione collettiva, nonché di numerosi interventi normativi, anche recenti. Con la presente indagine, l’Isfol ha analizzato e descritto il sistema di convenienze che determina la scelta delle singole imprese di ricorrere all’esternalizzazione di specifici processi produttivi.

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